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Autore Topic: PRA: il lungo addio  (Letto 1685 volte)

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Murdock

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PRA: il lungo addio
« il: 15 Gennaio 2014, 13:56 »

http://www.dueruote.it/notizie/attualita/pra-il-lungo-addio

Il Parlamento ha inserito nella Legge di Stabilità la creazione di un unico archivio telematico nazionale dei veicoli. Dovrebbe essere la fine del PRA, ma non è detto

 Se tutto andasse come scritto nella legge approvata e in vigore dal 1° gennaio scorso, entro il prossimo 2 marzo il Ministero dei Trasporti dovrebbe emanare i regolamenti necessari a risolvere l'anomalia tutta italiana del doppio registro dei veicoli.A oggi coesistono infatti il Pubblico Registro Automobilistico (PRA), gestito dall'ACI, e l'Archivio Telematico Nazionale, tenuto dalla Motorizzazione Civile. Una duplicazione che ci costa, visto che per ogni pratica che comporti una registrazione al PRA paghiamo un "emolumento". 27 euro per l'immatricolazione e i passaggi di proprietà, 13,5 per radiazioni e demolizioni. Più altri 32 di imposta di bollo per ogni operazione; che però non vanno all'ACI, ma allo Stato, trattandosi di una tassa.

Ora tutto questo potrebbe finire, visto che la Legge di Stabilità 2014 prescrive (comma 427) l'unificazione dei due archivi, con il fine di semplificare e ridurre i costi. Attenzione però: non sarebbe la prima volta che una legge cade nel dimenticatoio per mancanza di norme d'attuazione. Ricordate i proventi delle multe da velox?

 Del resto, abolire il PRA non è facile per nulla. A cancellarlo provarono dapprima i nostri cugini di Quattroruote, con un referendum popolare bocciato dalla Corte Costituzionale nel '95. Poi fu la volta di Pierluigi Bersani, che da Ministro dello Sviluppo Economico tentò di inserire il provvedimento nelle famose "lenzuolate". Non se ne fece nulla neanche quella volta, anche se un primo scossone in quell'occasione arrivò con l'apertura al pagamento presso le tabaccherie, oltre che all'ACI e agli uffici postali.

 A questo punto non ci resta che aspettare, sperando che il Ministero riesca a mettere a punto un provvedimento ad hoc per istituire il registro unico e le relative procedure di funzionamento. Il tutto salvaguardando i 1800 dipendenti dell'ACI interessati dalla "rivoluzione".

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fletcher

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Re:PRA: il lungo addio
« Risposta #1 il: 15 Gennaio 2014, 21:37 »

Una legge che disponeva l'unificazione dei due registri è stata varata ed in attesa di attuazione nel 2005, la stessa legge, insieme a quella della riforma della nautica prevedeva l'informatizzazione dei registri navali e per quanto riguarda le imbarcazione da diporto, ancora oggi esistenti solo in materiale cartaceo, quindi per verificare i dati del proprietario di una barca bisogna andare e fare richiesta alla CP di appartenenza dove hanno un fascicoletto, che devono cercare e tirare fuori, ma ancora non se ne parla.
La distinzione tra PRA e motorizzazzione non comporta solo un'aggravio di costi, ma altre difficoltà, ogni mezzo ha il certificato di proprietà che viene rilasciato dai pubblici registri automobilistici PRA, che certificano la proprietà del veicolo, ed il libretto di circolazione che non attesta la proprietà, ma certifica le caratteristiche tecniche del veicolo e la condizione, collaudo o meno ecc.... per circolare basta essere in possesso di quest'ultimo.
Però sul retro vi sono anche i dati del proprietario, che si ottengono molto facilmente, basta andare con il libretto, vare un piccolo versamento ed un'autodichiarazione.
In tempi passati vendevano auto rubate con il solo libretto di circolazione, dando l'intestazione all'acquirente in buona fede, un  po boccalone, e dicendogli che il certificato di proprietà gli sarebbe arrivato dopo.
Hanno fatto anche diverse truffe, comprando auto usate a stock, i venditori rilasciavano il libretto di circolazione ma trattenevano il certificato di proprietà fino al pagamento, che in alcuni casi non è mai arrivato.....
Il problema si poneva anche in caso di incidente e/i di accertamenti, le forse di polizia avevano accesso immediato solo alla motorizzazione e non al PRA, ora lo hanno, però di unificarli ancora non se ne parla.
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VaraNera

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Re:PRA: il lungo addio
« Risposta #2 il: 15 Gennaio 2014, 21:55 »

Campa cavallo.... che il PRA rimane dov'è... e l'ACI pure!  :wall:
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fletcher

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Re:PRA: il lungo addio
« Risposta #3 il: 15 Gennaio 2014, 23:44 »

Cmq. sul discorso della gestione da parte dell'A.C.I. del P.R.A. e della riscossione dei bolli, non so come funziona, ma il PRA è diverso dalla motorizzazzione, svolgono due funzioni completamente diverse, uno riguarda la proprietà del veicolo, l'altro la condizione e le caratteristiche per la circolazione.
Una differenza simile la abbiamo per il Catasto e la conservatoria dei registi immobiliari, il catasto da le caratteristiche dell'immobile e la conservatoria ne attesta la proprietà e tutte le variazioni nel tempo.
Sono funzioni completamente diverse che non possono essere eliminate, l'una o l'altra, al massimo unificate, ma comunque richiedono l'impiego di lavoratori che si occupano di questioni diverse.
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VaraNera

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Re:PRA: il lungo addio
« Risposta #4 il: 16 Gennaio 2014, 14:59 »

Nonostante l'A.C.I. sia stato costituito nel 1898 e il p.r.a. nel 1927, non capisco perchè un veicolo a motore debba avere due documenti diversi, anche se contengono alcuni dati diversi. Non sarebbe la stessa cosa raggrupparli in uno solo?
Nel resto del mondo come funziona? non credo siano messi male come noi...  :chin:
Rendere molto più efficiente un macchinario è interesse di tutti, meno per lo Stato che deve dare ascolto e retta a due capocce distinte per due enti "sovrapposti".
Spero che comincino a dare e fare dei tagli netti!
Ma rimango il solito pessimista di sempre, specie in questi casi.

Lo svuotacarceri invece continua.. appena sentito per radio!  :wall: :wall: 32.gif
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Dundee

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Re:PRA: il lungo addio
« Risposta #5 il: 16 Gennaio 2014, 18:29 »

Perdonate la mia intrusione, sarebbe una bella cosa se rimanesse solo l’ACI, anche se non vedo la giustificazione per essi. Vogliono globalizzare tutto e tutti, perché non copiare sistemi funzionanti di un altro paese? Il perché e semplice, vogliono salvaguardare posti di lavoro inutili e incassare soldi. e basta. In Svizzera tutto è gestito unicamente dalla motorizzazione, bollo, targhe, passaggi, multe etc. Passaggio di proprietà per esempio costa 40 Euro incluso nuovo libretto di circolazione, tempo per svolgere il passaggio, trenta minuti presso la motorizzazione provinciale. Era solo un’idea, a voi la scelta, secondo me non cambierà mai niente.

Saluti Marco  sofa,gif
« Ultima modifica: 16 Gennaio 2014, 18:52 da nippi »
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Re:PRA: il lungo addio
« Risposta #6 il: 16 Gennaio 2014, 20:06 »

L'A.C.I. attesta la proprietà del veicolo e svolge la funzione di riscossione del bollo alias tassa di circolazione, quindi è tenutaria dei registri dove vengono registrate le variazioni di proprietà, effettuati i pignoramenti (per lo più equitalia) verifica se e come è dovuta l'imposta per ogni veicolo e per farlo richiede un'attività.
Il PRA verifica le condizioni del veicolo (carta di circolazione) numero di assi, potenza del motore, gomme, ed ogni caratteristica tecnica che sia a norma di legge, esegue i collaudi e verifica ed annota se sono stati effettuati per ogni singolo veicolo.
Svolgono funzioni completamente diverse che richiedono cognizioni ed attività diverse, il P.R.A.  riguarda le annotazioni sul libretto di circolazione, l'A.C.I. sul certificato di proprietà, che sono due documenti distinti tra loro ed hanno requisiti diversi.
Le attività differenti non possono essere mescolate perchè richiedono competenze diverse, quindi devono essere eseguite da persone diverse, un'ingegnere alla motorizzazione ed un funzionario che abbia cognizioni fiscali e da conserfvatore al PRA, possono essere collegati come banca dati, ma sono due cose completamente diverse.
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VaraNera

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Re:PRA: il lungo addio
« Risposta #7 il: 16 Gennaio 2014, 21:05 »

Allora fletcher, come ha scritto Dundee, in Svizzera sono degli alieni se riescono a fare tutto tramite motorizzazione e con tempi e costi ridicoli? Quando mai noi povere bestie italiche avremmo un passaggio di proprietà, non dico di una macchina ma anche di una misera moto a 40 euri in mezz'ora?? MAI! Faranno prima a resuscitare i dinosauri! Ci vuole solo la volontà di farlo, la volontà di tagliare del 70% la burocrazia!! Però di far valere le leggi nei casi di tentativi di truffe o illegalità di ogni genere. Non con l'interpretabilità delle leggi, ma soltanto con la applicazione letterale!
Però sto sognando...  :dry:

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Murdock

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Re:PRA: il lungo addio
« Risposta #8 il: 16 Gennaio 2014, 21:35 »

In India la burocrazia é ancora peggio. Siamo italiani, siamo contemporaneamente il meglio ed il peggio. Dobbiamo imparare ad accettarci per quello che siamo, ed essere coesi nelle scelte, solo così possiamo sperare in un futuro migliore...... fiori
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Re:PRA: il lungo addio
« Risposta #9 il: 17 Gennaio 2014, 00:04 »

Quando mai noi povere bestie italiche avremmo un passaggio di proprietà, non dico di una macchina ma anche di una misera moto a 40 euri in mezz'ora?? MAI!

Beh, in una qualsiasi agenzia di pratiche auto il passaggio di proprietà di una moto lo fai anche in meno di mezz'ora, ma lo paghi sui 200euri...  :wall:
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Re:PRA: il lungo addio
« Risposta #10 il: 17 Gennaio 2014, 00:55 »

Per fare il passaggio di proprietà non serve un'agenzia, basta andare al PRA e lo fanno in tempo reale, 7-8 mesi fa circa ho preso una moto d'epoca, il passaggio è costato meno di 120 euro, fai la fila, ti siedi, firmi, paghi ed è fatto.
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Re:PRA: il lungo addio
« Risposta #11 il: 17 Gennaio 2014, 12:28 »

Quando ho venduto, vendetti, vensi, trapassai  :P il DR, nel 2010, al PRA, 70e piu la marca da bollo di 14.
Se vai in un'agenzia o all'ACI, ovviamente ti ricaricano il loro lavoro!!
Da noi, non e' tanto la burocrazia, quanto che lo sTATO ci deve lucrare; in Germania il trapasso costa 30 e in Svizzera con una targa ed una assicurazione alla quale e' legata, fai circolare fino a tre mezzi dello stesso tipo.
Da noi oltre a far guadagnare le assicurazioni, fai guadagnare lo stato con le tasse.
In El Salvadro,(terzo mondo?!) gia nel 2000 il "libretto" di circolazione dell'auto era una carta magnetica col chip.
Quando dei miei colleghi svedesi comprano un'auto radiata qui in Italy e se la portano a casa, tipo una vecchia Alfa per intenderci, vanno alla loro motorizzazione ed in 10, DIECI minuti hanno in mano la targa e stop, quando un collega straniero che risiede qui per molto deve per legge immatricolare l'auto in iTALIA, apriti cielo.
In Francia per esempio, piu un auto e' vecchia e MENO paga di bollo ed assicurazione; e potrei continuare, ma meglio smettere ed augurare che i ns soldi vadano in medicine ai vari burocrati e funzionari.... 32.gif :shit: 25(1).gif 49.gif
Invece a Noi :wub: fiori
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Re:PRA: il lungo addio
« Risposta #12 il: 17 Gennaio 2014, 18:35 »

Come al solito, siamo sempre la pietra di paragone del peggio!
Certo Rosso, so che in agenzia i tempi son minori. Ma perchè devo andare in una agenzia per risparmiare tempo se poi mi costa di più? Anche all'ufficio pra potrei perdere poche mezze ore.. dipende da quante persone ho davanti.
Sia come sia, siam sempre i peggio dei peggio.
El Salvador... ma pensa un pò chi sta meglio di noi!!  :blink:
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fletcher

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Re:PRA: il lungo addio
« Risposta #13 il: 17 Gennaio 2014, 19:25 »

Per il passaggio consiglio di andare direttamente al PRA, si entra, acquirente e venditore, effettuano i pagamenti, si firma ed il passaggio è immediatamente fatto, al massimo puà capitare di dover tornare il giorno successivo per prendere il certificato di proprietà, un'agenzia svolge la stessa attività, ma come ogni azienda si paga per il servizio che offre.
Fare immediatamente il passaggio è anche una bella garanzia in caso di vendita del mezzo, chi vende prende i soldi e chi compra va via con il veicolo a tutti gli effetti di sua proprietà, si evita di esporsi al rischio di ritrovarsi intestato un veicolo che è stato venduto e dover pagare bolli e multe, quando si vende o di comprare un veicolo con problemi tipo un fermo amministrativo o altro.
Il problema sono le assicurazioni, una truffa a dir poco, costano veramente tanto, avevano iniziato a parlare della targa personale con i cinquantini, avevo un cuginetto che toglieva la targa dal suo motorino a Roma e quando veniva giù in vacanza la aplicava ad uno che aveva qui, poi hanno stabilito che l'assicurazione dev'essere legata alla targa ed anche al numero di matricola del motorino, oltre al prezzo assurdo che richiedono per assicurare un motorino 50 o 125 c.c., avevo preso una vespetta che volevo usare per girare nel traffico, 600 euro l'anno in unica soluzione, alla mia domanda ma con l'assicurazione della moto sono in classe 0, si ma è un motociclo e rientra in un'altra categoria, quindi non conta........ rivenduta immediatamente....
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