Venerdi' mattina, bellissima giornata di sole, ci alziamo e facciamo la colazione alla Bucovina.. In pratica una frittatona ripiena di tutto, dalla pancetta alle zucchine, energetica come poche cose
Ripartiamo passando da altri due monasteri, quello di homorului, e quello di Voronet..quest'ultimo particolarmente famoso per il blu lapislazzuli del suo fondo, intatto nonostante 600 anni di intemperie all'esterno, fenomeno inspiegabile tutt'oggi
La cappella sistina della bucovina, per via del Giudizio universale
le case dei contadini qui sono diverse dalla transilvania, sono in legno intonacato all'esterno, ma anche qui, hanno l'abitudine di abbellirle con fregi e decori
dopo le due soste, ripartiamo prendendo la strada per il Maramures
Il cartello indica strada dissestata per qualche km, il vero e' che appena preso il bivio dopo Camplung, abbiamo trovato la strada piu' assassinata del mondo..
, mai vista una cosa del genere..km e km di buche ovunque, a scansarne una ne prendevi due, e dove non c'erano le buche c'erano come delle onde sull'asfalto che ti faceva saltellare anche le...
..e dire che sulla cartina era segnata verde, panoramica..in effetti attraversa un parco nazionale bellissimo, arriva a Borsa, centro sciistico pieno di alberghi, ma probabilmente ci arrivano da ovest, perche' da est..
Cmq, facciamo 350 km in 9 ore
, e meno male che avevo il mono nuovo...
la strada segue il percorso di un torrente, e si arriva a 1200 mt, attraverso la zona piu' "rustica" della romania..
qui seguono ancora le tradizioni, neppure Ceausescu mise becco, carretti ovunque, ragazze che zappavano la terra affiancate, e al tramonto ritornano tutti con una bottiglia di acqua di fonte..
Ma il Maramures e' noto anche per un'altra cosa, le sue chiese di legno..nel 1400 un re ungherese vieto' la costruzione di chiese di pietra (per poterle bruciare meglio in caso di rivolta), e quindi si sviluppoì una scuola unica nella costruzione in legno.
anche qui le immagini contano poco, i dettagli non si notano, e sono tantissimi..ogni villaggio ha la sua, sempre nel cimitero, e c'e' anche un monastero costruit cosi', a Barsana..quello che e' particolare sono i campanili, sproporzionati rispetto alle dimensioni delle chiese, molto basse in confronto, mentre loro sono slanciati e altissimi..vere oper di ingegneria.
L'interno al confronto e' angusto, ma decorato con dipinti su tutte le pareti e sul tetto
mentre eravamo dentro, uno stava scrivendo su di un quaderno una richiesta di grazia..nel frattempo, la sua bmw ( auto), che aveva parcheggiato in divieto, e in salita, scendeva giu' in retromarcia e si schiantava contro il muro...
alla faccia della certezza della pena
Non posto le foto di tutte, troppe, solo di un'altra , quella di Surdesti..ha il campanile piu' alto del mondo in legno, 74 mt..
si trova fuori dal villaggio, indicata, e appena arrivati al cimitero, e' venuta una contadina (che ha sentito il rumore della moto) con una grande chiave..ci ha chiesto se volessimo visitarla, ed e' stata gratificata con 4 lei, 1 euro, che e' il costo normale per due persone..
solo un dettaglio delle tegole di copertura..
e di qualche incrocio..
la scala per la manutenzione..
l'interno e' molto semplice, decorato e arricchito da tessuti fatti a mano dalle donne del posto, che coprono i sedili e adornano le pareti..
Andiamo a Baia Mare (miniera grande) , prendiamo alloggio al Rutilius, un albergone in centro, ma molto ben tenuto, con ristorante annesso (anche italiano, sono molto fieri di dire ITALIANO), e dormiamo la nostra ultima notte in Romania..la moto parcheggiata in piazza, sul marciapiede..ma chi la potrebbe rubare, sporca com'e'...
La mattina dopo, solita colazione megacalorica, e partenza verso ovest..spendo gli ultimi lei nel pieno e in una lattina di olio motore che portero' intatta a casa, e
arriviamo al confine con l'ungheria, e mi chiedo..ma queste pecore, che pascolano nella terra di nessuno, tra le due frontiere hanno passato la frontiera? sono apolidi?
Ciao Romania, un'esperienza che non immaginavo, nata dal desiderio di mia moglie che aveva visto un servizio sui carpazi
, e che ci ha fatto scoprire una realta' ben diversa da quella che pensavo..il ritorno in terra ungherese, la visita di Bratislava, e il soggiorno degli ultimi due giorni a Vienna, fino al rientro con tappone da 920 km il 1° maggio, sotto il diluvio,
sono serviti a farci ritornare nella nostra realta', lasciandoci alle spalle le foreste, gli orsi, i lupi, i dipinti, i campanili, le fortezze, i saluti a due mani dei bambini quando passavamo, gli sguardi sorridenti degli adulti, le scene commoventi quasi, di bambine che seguivano la nonna e la mucca, in un rapporto intimo con la natura, che abbiamo perso.
Il mondo e' bello perche' e' vario, sono contento di aver vissuto questa varieta' cosi' vicina a noi..