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Autore Topic: Botta e risposta su: Honda Integra  (Letto 1781 volte)

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Murdock

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Botta e risposta su: Honda Integra
« il: 27 Ottobre 2011, 08:39 »

http://www.motoblog.it/post/32853/test-faccia-a-faccia-con-honda-integra?utm_source=newsletter&utm_medium=mail&utm_campaign=Newsletter:+motoblog/it+(motoblog)

Ci siamo approcciati al nuovo Honda Integra col distacco tipico di chi non conosce, con la curiosità di chi vuole scoprire qualcosa in più su un mezzo che promette una sorta di rivoluzione all’interno di un mercato che soffre di grave immobilismo, cercando di limitare al massimo giudizi prematuri dati dall’estetica e dall’inusuale mix di filosofie.

Ogni dubbio, però, è stato fugato una volta saliti in sella, dove abbiamo trovato una situazione particolarmente “friendly”, capace di metterci subito a nostro agio dando veloce risposta a tutte quelle domande che andavano ben oltre l’iniziale valutazione estetica del mezzo.

Nella presentazione del Live Test, vi abbiamo invitato a proporre qualche domanda, le curiosità e le aspettative che avete da questa nuova creatura, ma più o meno tutti quanti siete stati confusi dal carattere trasversale. Alcuni di voi fanno domande tipicamente motociclistiche, altri tipicamente scooteristiche. Ma è una moto o uno scooter? Cliccate su “continua” e leggete le nostre risposte.

Polgis è il primo a pubblicare una domanda, e ovviamente punta subito al sodo: E’ solo un’ impressione o pare una moto travestita da scooter? Rispetto ad un T-Max come si comporta? 250kg con la benzina son tanti? Quale può essere secondo voi il target/quale può essere secondo voi il cliente tipo? Abitabilità per i più alti?

Potremmo scrivere chilometri di lettere, ma la tua impressione non è sbagliata, è davvero una moto travestita da scooter. L’Ing. Aoki, guru dell’ingegneria motociclistica giapponese e padre di questo progetto, l’ha voluto definire come “Scooting Motorcycle”, ovvero una moto che si atteggia a scooter cercando di prendere il meglio da questo settore, ma che rimane pur sempre una moto per caratteristiche tecniche e ciclistiche.

Rispetto ad un T-Max? il comportamento è profondamente diverso, perchè come detto qui sopra, l’Integra è una moto che cerca i vantaggi dello scooter, mentre il T-Max è uno scooter che cerca i vantaggi della moto, ma per farti una breve idea del comportamento del mezzo dovresti pensare ad una piccola turistica sportiva con tanta abitabilità (anche per i più alti, nonostante la vicinanza delle ginocchia con il controscudo) e una protezione maggiore dall’aria garantita dallo scudo. Per le caratteristiche dinamiche nel dettaglio ti rimando al test approfondito che pubblicheremo nei prossimi giorni.

Il peso è di 238 in ordine di marcia e con il pieno… durante un primo approccio puramente statico, ci aspettavamo qualcosa di più a dir la verità, ma i tecnici Honda hanno lavorato bene sui pesi, ripartiti 50% all’anteriore e 50% al posteriore, e sul baricentro basso. In sostanza è un mezzo equilibrato, che lavora bene di sospensioni e non fa sentire i suoi effettivi chili.

Il cliente tipo, caro polgis, penso sia di difficile individuazione al momento. Honda sa bene su chi puntare con questo mezzo, ma il mercato italiano si è spesso rivelato una sorpresa e loro stessi mettono alcuni punti di domanda. Siamo certi che si tratta di un mezzo multi-target, che punta principalmente a rubare utenze dal mondo scooter (personalmente penso andrà a rompere le uova nel paniere al T-Max e alla categoria in declino degli scooteroni GT come Burgman 650 e SilverWing) ma non esclude l’arrivo di qualche motociclista, molto probabilmente a quegli utenti interessati ad una turistica basic come la Deauville 700, la Bandit S, o la Yamaha Diversion. Tutto sta alla capacità dell’italiano nel digerire l’estetica inusuale e superare lo scoglio del pregiudizio provandolo.

Dariogs è pessimista: con questo peso esagerato, che con borse fa presumibilmente salire il peso oltre i 270 rende francamente ridicolo questo mezzo, i consumi di “fino a 27 km litro” saranno misurati a una velocità stabile di 60 kmh. Scommetto che in città non supera i 15 km litro con una guida da scooter. Coniuga i costi di gestione di una moto, gomme freni olio filtri catena corona e pignone, valvole dual clutch con le problematiche di uno scooter.

Il peso ovviamente non sale fino ai valori che dici tu, ma il complesso telaietto+valigie+top case lo fa crescere un po’ di sicuro. I consumi dichiarati di 27 al litro anch’io pensavo fossero fantascienza, ma mi sono ricreduto dopo aver percorso più di 115km a velocità medio-alte. Dei 14 litri di serbatoio disponibili, completamente pieno alla partenza, l’indicatore del livello a fine giro è sceso di solamente 1/4. Facendo quattro calcoli veloci e considerando l’andatura non proprio da test a ciclo misto, direi che non siamo scesi sotto i 20 al litro.

Un po’ di dubbi sulle dimensioni da parte di GiolliJoker: Interasse da moto? Il riferimento è la Boss Hoss? :-) Seriamente, mi sembra un “barcone” ben più lungo della moto media pari cilindrata. Forse, ad occhio, ma le foto possono ingannare, ha la lunghezza di una grossa tourer tipo il BMW K1600. Potete dare due numeri sulle misure? Maneggevolezza nel misto stretto?

L’integra ha un interasse di 1525mm, ovviamente è più lungo di tutte le concorrenti dirette, le piccole turistiche. Non siamo ai livelli di BMW 6 cilindri (li stiamo a 1 metro e 68) ma effettivamente il passo non è trascurabile. La scelta di adottare delle proporzioni da scooter nella distanza fra ruota anteriore e posteriore credo sia dovuto al solo elemento dell’abitabilità di pilota e passeggero, ma a conti fatti non si comporta come una moto troppo lunga. Non ci si sente mai in difficoltà nelle manovre, e nel misto stretto si guida con due dita come su tutti gli altri percorsi. Merito ovviamente del baricentro basso e del bilanciamento globale.

Sempre GiolliJoker: leggo altrove che il vano di carico sottosella è di soli 15 litri, buono per un casco jet… Il che mi porta a chiedermi: perché l’acquirente dovrebbe volere uno scooter quando una delle comodità tipiche del mezzo non è presente e per caricare qualcosa servono borse come su qualsiasi moto?

Se seguo il tuo ragionamento, ti chiedi perchè un’utente dovrebbe volere uno scooter che ha un sottosella così limitato. La risposta è che se un utente punta al sottosella, quindi ad un vano di carico interno che solo uno scooter può offrire, si indirizzerà da altre parti sul mercato. E’ vero che l’utilizzo di borse e top case in molti casi rovina la linea e tanti non l’apprezzano, ma questo integra basa i suoi punti di forza, quindi il suo potenziale appeal, su diversi aspetti, che sono più da moto che da scooter. Di conseguenza anche il vano di carico è ampio, ma in posizione esterna e da moto. Considerando che non si possono avere tutti i vantaggi della moto e tutti i vantaggio dello scooter su un mezzo solo, mi sono stupito quando ho visto anche il vano per il jet sotto la sella oltre al set touring da moto.

Pistola80: Mi spiace ma uno scooter con un sottosella così limitato e con la catena da ingrassare periodicamente non è uno scooter…

Praticamente ti sei riposto da solo dicendo che non è uno scooter, ma l’elemento manutenzione hai fatto bene a farlo notare. In quanto motocicletta sotto e scooter sopra, tutto quello che riguarda la manutenzione della parte sotto è da moto, perciò ingrassaggio catena e tagliandi, più pastiglie freni e gomme, avranno valore monetario da moto al 100%

La catena è una delle cose che più ha indispettito anche noi primi utilizzatori. Benchè il comportamento dinamico sia eccellente e sportivo, perchè non applicare una trasmissione finale da vera e propria tourer, con un cardano, o al massimo una cinghia per limitare la manutenzione? La risposta da Honda non è arrivata diretta, ma quello che immaginiamo noi è che sia dovuto alla nascita di altri due mezzi sulla stessa base tecnica e ciclistica, e questo non rende vantaggioso in termini produttivi l’utilizzo di 3 differenti trasmissioni del moto alla ruota su mezzi che condividono la piattaforma.

Sparthan vuole rovistare nel profondo: Avrei una serie di domande. Sebbene il telaio in acciaio faccia il verso alle moto, il serbatoio è posteriore piuttosto che al centro come sulle moto. Questo dovrebbe spostare le masse a pieno carico, tenendo in considerazione la posizione di guida verticale e non caricata sull’anteriore. Potrebbe porre problemi di sottosterzo, problema che potrebbe amplificarsi con borse e passeggero a bordo? In merto ai consumi in autostrada a 110 costanti e misto urbano/extraurbano con entrambi le modalità automatica e con il cambio sequenziale.

Bellissime domande caro Sparthan, e rispondo subito ai tuoi dubbi. Il telaio non ospita il serbatoio nella parte centrale ma su quella posteriore, al quale si accede alzando la porzione di sella del pilota. Il problema si pone quando a serbatoio pieno o quasi, i kg extra sul posteriore sono più di 10. Quello che abbiamo constatato è che il fluido carburante non tende ad inficiare il comportamento dinamico del mezzo, molto probabilmente perchè c’è un buon equilibrio dinamico che è del tutto motociclistico. L’unica cosa che potrebbe destare sospetti sono i trasferimenti di carico in accelerazione e frenata, ma il mono pro-link sembra ben frenato sia in compressione che in estensione e soprattutto la frenata combinata con ABS non crea scompensi d’assetto. Il cambio DCT a doppia frizione evita anche i “calci in culo” nei cambi marcia a tutto vantaggio della stabilità soprattutto in curva. Al contrario, utilizzando il solo freno anteriore, abbiamo notato un trasferimento di carico elevato verso l’anteriore, seppure il mordente sul disco non sia così esagerato… a maggior ragione è sempre meglio usare la leva freno sinistra.

Per il consumo, non abbiamo fatto test particolari sia matematici che strumentali durante il nostro giro, ma il DCT in modalità automatica è qualcosa di straordinario nella gestione dei consumi. Sappi che ha due modalità, la Drive e la Sport. Con la prima le cambiate avvengono a regimi bassi ed è attentissima ai consumi, mentre con la Sport c’è la possibilità di tirare le marce, fino alla zona alta. Il sistema rimane comunque “intelligente”, e adatta il ritmo delle cambiate al comportamento del nostro polso destro, perciò un sorpasso con scalata e a regime di giri alto, è possibile farlo anche in modalità D. Il sequenziale invece, oltre che scomodo da utilizzare su questo tipo di mezzo, lascia decidere a noi quanto e come consumare.

Misano, senza giri di parole: Considerando la linea direi che è impossibile innamorarsene, però se sotto a questo mostruoso patchwork di mezzo a 2 ruote ci fosse della sostanza potrebbe avere qualche chance, mi accodo anche io alle richieste di informazioni su pesi, ingombri, consumi reali e prezzo, garanzie e manutenzioni. In pratica: questo veicolo costa poco ed è affidabile ed usabile come mezzo per le necessità di mobilità quotidiane?

Glisso con nonchalance sulle caratteristiche estetiche del mezzo, che soprattutto in questo mezzo hanno valutazione profondamente personale, perciò sorvolo anche su tutti gli altri commenti che richiamano l’estetica, che esaminerò nel dettaglio nel test completo di prossima pubblicazione. Per quanto riguarda l’utilizzo quotidiano ti rispondo che con l’integra non devi pensare ad un comportamento cittadino come quello di un T-Max o un Xciting, ma come quello di una Deauville o - al limite - una Bandit.

Di conseguenza digerisce bene l’utilizzo cittadino pur non avendo l’agilità a tutti costi nel suo DNA. L’interasse importante con le ruote da 17″ fanno ben capire che nonostante una grande facilità di guida non è il mezzo ideale per sgattaiolare fra le macchine al semaforo, ma riesce a sostenere anche un utilizzo quotidiano senza particolari problemi, e soprattutto i consumi sono dalla sua parte. La manutenzione è in media con quella delle moto di pari cilindrata, e a quanto pare i tagliandi saranno ogni 12.000km, mentre per l’affidabilità Honda è una garanzia, dobbiamo solo sperare di non incappare in difetti di gioventù e richiami. Confermo in oltre che la cifra di listino sarà sotto i 10.000€, ma in Honda non si lasciano scappare cifre precise.

Nei prossimi giorni potrete leggere il test completo, con l’analisi approfondita di tutti gli aspetti e la gallery fotografica completa. Stay tuned!

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Mirco
Rimini
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