Molto, molto tempo fa, gli uomini adoravano il sole. Non avevano altro dio se non la nostra maggiore stella, fonte di calore, di luce e di vita.
Per gli abitanti del grande nord, oggi (solstizio d'inverno) era il giorno nel quale il sole appariva oltre l'orizzonte per un tempo più breve, lasciando così più spazio al buio, alla notte, che nel freddo delle latitudini nordeuropee era sinonimo di morte.
Così gli abitanti dei villaggi, usavano portare nelle case, nelle capanne, un ramo di una pianta sempreverde, simbolo della vita durante la stagione morta. Usavano addobbarlo e vestirlo di colori e di piccoli dolci per la gioia dei più piccoli.
E si faceva festa tutta la notte, si accendevano enormi fuochi per rischiarare il buio nell'attesa del nuovo giorno.
Tutte le genti tornavano nei loro villaggi, pescatori, viaggiatori, taglialegna, commercianti, soldati, ognuno tornava a far festa con i propri cari, nelle proprie case. Si raccontavano favole ai bambini, si preparavano cibi delle grandi occasioni, ognuno partecipava con ciò che aveva a questo grande evento, a questa grande festa.
Il nuovo giorno, porterà più luce sulle terre del grande nord. Un nuovo ciclo di vita inizierà domani. Un nuovo anno, ricco di speranza, per nuovi raccolti, per una pesca più ricca, per nuove conquiste, prosperità, ricchezza, e pace.
Sono passati mille e mille e mille anni. Sono cambiati i popoli, i regnanti, le religioni e le usanze.
Ma la magia del "nuovo sole" continua a rinnovarsi e a portare a tutti noi un desiderio, una nuova speranza, per tutte le nostre genti, perchè da domani, il sole illuminerà di più, portando la vita.
Ovunque nel mondo, di qualunque provenienza, lingua o colore. Di qualunque ceto sociale, credo politico, o religioso, a tutti voi, porgo il mio augurio più grande. Possiate trovare nel nuovo anno scandito dal sole, felicità, prosperità e pace, a voi stessi, alle vostre famiglie, ai vostri cari.
Rosso