Passione Honda On-Off

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Autore Topic: Nuovo Honda CrossTourer 2012: il Test verità sulla Maxi-Enduro da viaggio  (Letto 1137 volte)

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Murdock

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http://www.pianetariders.it/2012/04/nuovo-honda-crosstourer-2012-il-test-verita-sulla-maxi-enduro-da-viaggio-col-motore-v4/22815

Il settore Maxi-Enduro si arricchisce continuamente di nuove proposte. Honda CrossTourer è una moderna all-arounder equipaggiata con un propulsore V4 ipervitaminizzato, imbrigliato in un telaio di derivazione sportiva, supportato da una ciclistica di qualità.

Bella da vedere, le linee – che snelliscono sapientemente l’importanza dei volumi – sono state studiate per piacere ad un pubblico esigente, in grado di apprezzare stile e razionalità. Sensazione che viene confermata anche dalle finiture, sempre di ottimo livello, e perfette in ogni particolare.

Ma, look a parte, ad una Maxi-Enduro con velleità da inarrestabile viaggiatrice, sono richieste soprattutto doti dinamiche all’altezza di ogni situazione. Proprio per questo abbiamo voluto realizzare un long test che mettesse alla frusta il CrossTourer al fine di svelarne le reali potenzialità: montagna, off-road, sterrati innevati, strade tutte curve, statali a scorrimento veloce e città sono stati il banco di prova che abbiamo scelto per questo test. QUI trovate tutti i dettagli tecnici del modello.
Adesso infilatevi il casco e scopriamo com’è andata la prova.

Da ferma: linea riuscita!

Innanzi tutto una premessa. L’esemplare che Honda ci ha messo a disposizione era equipaggiato con un cambio tradizionale (ma il CorssTourer è disponibile anche col sofisticato sistema con cambio automatico DCT – già sperimentato durante il test effettuato su INTEGRA).   Una volta in sella, si comprende subito che ci si trova alle prese con un mezzo da approcciare con gradualità. Spostamenti e manovre da fermo necessitano d braccia forti e gambe ben piantate. Se non siete esattamente dei SuperMan,  a forza di manovre in garage  e parcheggi in città, lo diventerete presto. Un po’ di fatica, ma poi ci si abiuta… muscoli garantiti!

Passando al look, ai designer Honda va senza dubbio il merito di uno studio delle linee molto efficace, con un equilibrio “pieni-vuoti” invidiabile che dona all’insieme una piacevole sensazione di leggerezza e dinamicità. L’effetto complessivo è quello di un mezzo dell’estetica indovinata che, senza troppi colpi ad effetto, propone un piacevole mix di aggressività ed eleganza, con un tocco “adventure” che proviene da alcuni particolari azzeccati, come ad esempio i cerchi a raggi,In sella al CrossTourer si assume una postura molto naturale, ben inseriti nella moto (anche se il punto di raccordo sella-serbatoio è un po’ più largo di quanto si desidererebbe) con le braccia stese il giusto per afferrare il bel manubrio biconico in alluminio: in due parole, ottimo comfort e controllo perfetto.

Passando ai comandi, tutto è esattamente lì dove te lo aspetti. Bella e completa, poi, la strumentazione digitale che, oltre ai classici indicatori, offre tantissime info (come, ad esempio, l’utilissimo consumo istantaneo, il contamarce e tanto altro) che consentono di tenere tutto costantemente sott’occhio.  Azzeccata la soluzione di posizionare il tasto per inserire/disinserire il controllo di trazione sulla parte laterale sinistra del cupolino: un vantaggio non da poco quando si vuole agire velocemente, senza il rischio di perdersi tra i vari switch al manubrio e sul cruscotto.

In Città: ingombri importanti, ma il V4 aiuta

Testando la moto nel traffico, appare evidente che quello metropolitano non è esattamente il suo habitat naturale. Ingombri da viaggiatrice vera e baricentro alto (il pieno di benzina nel serbatoio si sente) nei passaggi tra le auto in coda si fanno avvertire, ma una volta fatta l’abitudine, si può affrontare il normale tragitto casa-lavoro senza troppi problemi, ben coadiuvati dall’elasticità esemplare del V4 Honda: qualsiasi rapporto abbiate inserito, la ripresa è decisa – senza incertezze –  già dai regimi più bassi. In poche parole, anche con le marce alte si fila via nel traffico senza patemi e continui pestoni sul pedale del cambio alla ricerca del rapporto giusto.

Unica controindicazione in città – almeno a detta del computer di bordo – sono i consumi che risentono evidentemente dei continui stop&Go (ma in generale, se si può staccare un assegno con la cifra necessaria ad acquistare il CrossTourer – 14.200 Euro versione standard, 15.200 con DCT – non dovrebbe essere questo un problema determinante).

Tra le curve: muscoli d’acciaio

Lasciamo la città e ci trasferiamo su un percorso più consono alla Maxi-Enduro Honda. Durante un intero week-end abbiamo macinato centinaia di chilometri lungo strade di ogni genere, dal misto tecnico ai lunghi curvoni veloci dove saggiare le doti di stabilità della moto.

Nello stretto, si fatica un po’ nei cambi di direzione repentini. Nel classico Pif-Paf, infatti, si avverte l’importanza della massa in movimento che invita ad ingressi di curva “morbidi” e rotondi, per poi godere di tutta la forza del V4 da 1237 cm3 in percorrenza, che diventa vera e propria rabbia in uscita: chi ama i bei motoroni ipertrofici è servito!
C’è da dire che l’ottimizzazione dell’erogazione ha fatto un gran bene al CrossTourer,  che offre sensazioni motoristiche ben più “muscolose” di quelle provate sul VFR 1200 (equipaggiato con la stessa unità) testato qualche tempo fa.

Dove il CrossTourer offre il meglio di sé, però, è sui lunghi curvoni in appoggio. Sul misto veloce ci si ritrova aggrappati al manubrio col tasso di adrenalina che sale pericolosamente, a mano a mano che la lancetta del contagiri punta in alto e il rombo del 4 cilindri giapponese scuote l’aria: grande godimento in percorrenza e uscita di curva, assecondato dal telaio doppio trave in alluminio “pivotless” di derivazione sportiva e da una ciclistica rigorosissima e stabile. Il CrossTourer procede sempre indisturbato, come sui binari del tram.Ad incrementare ulteriormente il piacere di guida - oltre che fondamentale elemento di sicurezza – il sistema di frenata combinata con antibloccaggio Honda C-ABS, che garantisce arresti sicuri in spazzi brevi, anche in situazioni di emergenza su fondi difficili. Promosso anche il controllo di trazione (disinseribile): un “amico” silenzioso e accorto che lavora senza invadenza per rendere la guida il più possibile piacevole e spensierata.

Per la tranquillità dei piegatori più accaniti, poi, benché questo modello non nasca per le scalate assassine in cima al passo, si garantisce una luce a terra pressoché infinita: per sentire grattare qualcosa occorre sfidare pesantemente le leggi della fisica.

Unica nota dolente, quando ci si diverte allegri tra le curve, è il consumo di carburante che rischia di farsi elevato se si smanetta col gas senza troppi riguardi. Insomma ragazzi, inutile girarci attorno, la birra buona c’è, ma si fa pagare!

In Viaggio: l’optimum è a velocità costante

Comoda, confortevole, con pratici appigli per il passeggero che gode di una seduta in first class. Quando si tratta di macinare chilometri, durante lunghi spostamenti su scorrimenti veloci e autostrade, il CrossTourer sa mostrare tutte le sue doti di viaggiatrice senza compromessi.

Il cupolino regolabile offerto in dotazione da Honda è del tipo short, ma consente già una buona protezione a velocità di crociera per busto e spalle. Per chi desiderasse maggiore riparo, il ricchissimo catalogo di accessori Honda propone un efficace cupolino maggiorato, oltre a borse, top case e quant’altro sia necessario per rendere perfetta l’esperienza di viaggio.Una buona notizia, finalmente, anche sul fronte dei consumi. Il CrossTourer è estremamente sensibile al tipo di utilizzo che si fa del comando del gas. Mantenendo una velocità di crociera costante, la situazione migliora sensibilmente, e il computer di bordo ci ha mostrato un consumo istantaneo intorno ai 19.6-19.8 Km/l procedendo tra i 120 e i 130 Km/h.

Off-Road: Ok, ma non chiedetele troppo

Immaginate di essere impegnati in un’escursione e di vedere improvvisamente sparire l’asfalto mentre state guidando per raggiungere la caletta con acque cristalline di cui avete tanto sentito parlare. Col CrossTourer, e un pizzico di “mestiere”, la vostra gita sarà salva!

Lo possiamo affermare dopo un’intera giornata trascorsa in condizioni proibitive su sentieri di montagna innevati. Fondo viscido, pietre, fango, e persino un tratto ghiacciato, non hanno fermato la moto. Attenzione però, nulla a che vedere con l’enduro “vero”. I 275 Kg in ordine di marcia dichiarati da Honda ci sono tutti, e si sentono, ma procedendo con attenzione, senza esagerare, grazie anche all’ottimo lavoro svolto dalle sospensioni, che digeriscono molto bene i fondi dissestati, se ne esce indenni. Uniche difficoltà riscontrabili in questi frangenti sono le manovre in spazi angusti: insomma, sterrati sì, ma occhio a dove vi infilate!Un’ultima cosa. Disinserendo il controllo di trazione tramite l’apposito pulsate, sul fondo giusto (e dove la legge non lo vieta), sarà un gran bel godimento scatenare il V4 e far derapare allegramente il posteriore a colpi d’acceleratore (insomma ragazzi, siamo pur sempre Riders!!!)

Conclusioni

Alla fine, il CrossTourer è proprio così come te lo aspetti. Una moto solida, molto confortevole, ciclisticamente raffinata ed equipaggiata con un gustoso motorone pronto a riempire di accelerazioni libidinose ogni momento trascorso in sella. Tra le concorrenti Maxi-Enduro più accreditate, la Honda si caratterizza sicuramente come scelta perfetta per il turismo a largo raggio, prettamente su asfalto. Pochi difetti, dunque, e tanta qualità costruttiva, per un mezzo che promette di farvi compagnia dal percorso Casa-ufficio alle Bianche Scogliere di Dover!

Honda CrossTourer 2012 in sintesi

PREGI

Spinta motore
Comfort di guida
Ciclistica al Top
Frenata
Estetica azzeccata
 DIFETTI

Peso (soprattutto nelle manovre da fermo)
Consumi (elevati in città e quando si gioca troppo col comando del gas)
Connesso
Mirco
Rimini
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