Ciao ragazzi. Sono qui a raccontarvi brevemente la soddisfazione che mi ha regalato quest'ultimo week la mia vecchia nuova Transalp.
Dopo un po' di sbattimenti a rimetterla a posto per un'inadeguata manutenzione del precedente proprietario, ora finalmente va bene e (incrocio le dita) senza problemi.
Questo fine inaspettatamente la mogliettina mi chiede di fare un giro di due giorni e figuratebvi se mi sono fatto pregare. Mai l'ho sentita di chiedermelo con la "motopanca" Aprilia Falco.
Ftto sta che cacciamo qualcosa nelle valigie givi, infiliamo uno zaino con un paio di asciugamani nel baulone, pieno e via, ronzanti sulle tassellate tkc 80, sfrecciare a 130/140 verso l'amena località di mare. Per noi è praticamente un coast to coast, visto che viviamo a 50 km dall'Adriatico!
La comodità del mezzo in autostrada è encomiabile e fino ai 120 si riesce anche a conversare abbastanza bene con l'auricolare cellular line F4.
Così siamo arrivati in n'oretta a Modena, per poi dirigerci verso gli appennini.
In consumo in autostrada è superiore alla media e devo fare rifornimento dopo 185 km.
Sulle curve degli appennini apprezzo l'agilità del mezzo e continuo a stupirmi di quanto mi diverta comunque passeggiando bello zavorrato, anche senza cercare il limite come sono spinto a fare col mezzo manubrio. Inoltre le sospensioni morbide sono un toccasana per le disastrate strade che ogni tanto percorro. Mi gusto proprio la moto, ma anche il paesaggio, visto che riesco a guardarmi in giro. Fermiamo a Frassinoro, 11 anni dopo la nostra prima "fujitina" d'amore, allora giovani e morosi, ora quasi giovani e sposati.
Un lambruschino piccolino per brindare e via di nuovo lungo passo Radici, putroppo cosparso di brecciolino. Le gomme non prettamente stradali mi danno un po' di tranquillità in più, ma resto vigile.
Supereato il tratto, invece, mi regalano comunque piacevoli sensazioni, avvisandomi se esagero.
Ci fermiamo per il pranzo a Castelnuovo di Garfagnana e mangiamo della buona pasta fatta in casa nell'unica osteria del paesino murato, caratteristico e che consiglio di visitare.
Poi ci indicano la SP 13 per raggiungere Forte dei marmi.
La strada è stretta e tortuosa ma suggestiva, a parte qualche attività estrattiva che "inquina" il paesaggio e un paio di mona ssdotati che mi sorpassano a 170 come in spregio alla loro vita e alla mia.
Questi sono gli unici casi in cui mi garbano gli scarichi aperti, almeno posso avvisare mia moglie che "arriva un imbecille". Il ho una sportiva ogni tanto ci corricchio, ma certe cose non le sopporto...
Al termina della Provinciale, dopo una strada di periferia un po' bruttina, ci infiliamo dunque nel viale pieno di semafori che dischiude infine alla vista l'ampio e lussuoso lungomare di destinazione.
Non avevo mai visitato Forte dei Marmi: è davvero molto curato, all'altezza della sua fama, a prescindere che piaccia o meno il lusso e la frivolezza dei negozi fi firma. I bagni sono dei veri e propri ristoranti lounge bar all'ultima moda affacciati sul mare e dotati di ogni confort. La spiaggia ampia, curata, con ombrelloni ben distanziati.
Tutto questo lo vediamo dal molo, poichè tanto ben di dio richiede ovviamente un po' di selezione e noi motociclisti non troviamo accoglienza per un breve bagno pomeridiano: una signora molto cordiale e previdente mi anticipa all'incresso di un bagno per informarmi che un ombrellone costa 40 euro, ma se volgiamo prendere una bagno veloce, possiamo andare in spiaggia libera qualche chilometro più in là o servirci dei bagni popolari, subito prima di essa. A nulla vale la mia proposta di corrispondere qualcosa per il disturbo, al solo fine di cambiarmi le braghe tecniche e farmi una doccia dopo il bagno, consumando magari un aperitivo.
Un po' incerto se comprendere o risentirmi, ringrazio e me ne vado.
B & B il Frantoio, in fondo ad una brutta stradina secondaria, ci fa da base. Lo dico subito: struttura ber ristrutturata e non cara per il posto, ma scomoda e non perfettamente gestita. Va bene per una notte o due.
Alla sera cenetta a Pietrasanta, bellissima cittadina d'arte, piena di ristorantini e gallerie d'arte. SI può spendere da poco a moltissimo nel giro di pochi metri. Noi ptiamo per una via di mezzo: Osteria Quaratuno. Ottima cena a prezzo ragionevole. Peccato solo tovaglia e tovaglioli di carta, ma per il resto solo lodi.
Quattro vasche e infine a nanna.
Il giorno dopo due pessi per i negozi di Forte di Marmi, bello il Mercatino dell'antiquariato, un caffè al Caffè Roma (consigliatomi da un negoziante e caffè davvero squisito) e via per il rientro.
Già che ci sono mi faccio la Cisa, che per il timore dell'asfalto rovinato non avevo fatto un mese fa con la Falco.
La strada alla fine non è messa così male emi sono difertito un mondo a pennellare curve e tornanti.
Sosta pranzo ad Aulla, città praticamente fantasma. Delusione: è moderna, non c'è un centro storico e solo il bar sport ci ha consentito di mangiare un cono san montanta.
Piccola pausa sul passo della cisa, dove un GSsista mi ha chiesto dove cacchio andavo col tassello. In effetti bisogna che mi muova a fare uno sterratino, almeno per giustificare l'aquisto di questi continental...
In ogni caso riprendo la marcia e solo in autostrada ho il tempo di annoiarmi.
In conclusione sono molto contento del mio giretto, che mi ha consentito di regalare a mia moglie un po' di relax, ma anche a me di viaggiare in moto senza rinunce.
Esattamente quello che volevo dal Transalpone!
Un saluto a tutti!
