Mi chiedo come faccia ad andare fuori strada senza poter alzarsi in piedi o appoggiare all'occorrenza un piede a terra. Di fatto è ovviamente una partecipazione simbolica alla gara che però denota sicuramente un grande coraggio, un "non arrendersi" alla sfortuna ed ha sicuramente un effetto positivo per quanti si trovano, a qualunque titolo, nelle stesse condizioni. Questi "baciati dalla sfortuna" possono identificarsi e magari sentirsi anche fieri ed un po più "normali".
Però mi trovo ad essere assolutamente d'accordo con @T4T4NK4, forse bisognerebbe avere più il senso del limite e non solo le persone con un handicap ma soprattutto quelle normali. La vita è una sola e per quanto siano le emozioni a differenziarci da una pianta di basilico non deve essere la ricerca esasperata di queste emozioni a togliercela o, peggio, a rovinarcela facendocela vivere con dei limiti fisici e quando ciò si verifica perseverare dopo nel rischio, per quanto comprensibile da punto di vista umano, non è certo un atteggiamento rispettoso della propria vita.