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Autore Topic: FMI e CAI aprono un dialogo  (Letto 1162 volte)

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Murdock

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FMI e CAI aprono un dialogo
« il: 03 Settembre 2014, 10:16 »

http://www.dueruote.it/notizie/attualita/fmi-e-cai-aprono-un-dialogo

Motociclisti ed escursionisti a piedi seduti a uno stesso tavolo per mettere giù regole condivise e imparare a convivere

 Dialogo aperto fra Federazione Motociclistica Italiana e Club Alpino Italiano. I due presidenti, Paolo Sesti e Umberto Martini, si sono infatti incontrati recentemente per valutare la possibilità di impostare progetti condivisi.
 Non è un mistero che fra motociclisti ed escursionisti a piedi spesso non corra buon sangue. Una situazione spesso aggravata dalla scarsa reciproca conoscenza. Per questo, il primo passo dei due presidenti sembra essere proprio quello di conoscere le esigenze e le attività dell'altra parte. Il comunicato diffuso è piuttosto scarno, a parte le dichiarazioni dei due presidenti. Si capisce però che la FMI ha fatto leva sulla sua possibilità di lavorare per un fuoristrada virtuoso, praticato da appassionati sensibilizzati al rispetto della natura e degli altri.
 Si tratta di un tema molto sentito da chi è appassionato di enduro e, soprattutto, di escursionismo in montagna con la moto. Troppi divieti e troppi preconcetti nei nostri confronti. Per non parlare di quei cavi d'acciaio tesi ad altezza d'uomo che hanno fatto già più di un morto.
 Certo anche noi dovremo fare la nostra parte, isolando e portando a più miti consigli i disturbatori con gli scarichi aperti, quelli che devastano i sentieri e le colture. Ma un primo passo è stato fatto. Vediamo il futuro.
 Queste le dichiarazioni dei due presidenti.

CAI, Umberto Martini
"Ho incontrato il Presidente della Federazione Motociclistica Italiana Paolo Sesti in un'occasione, alla quale ne seguiranno altre. Il CAI ha sempre condotto e continuerà a condurre le proprie battaglie contro la frequentazione indiscriminata dei sentieri di montagna da parte dei mezzi motorizzati. L'ambiente è un bene comune e come tale va rispettato e tutelato, ma l'uso dei mezzi motorizzati sui sentieri per scopi ricreativi è una pratica diffusa e non si può non tenerne conto.
 Solo attraverso il confronto con i praticanti responsabili si può giungere a regole condivise per una fruizione sostenibile delle montagne.
 Dall'incontro con il Presidente Sesti sono venuto a conoscenza di loro attività e iniziative indubbiamente apprezzabili, come il Protocollo d'Intesa che la FMI ha stipulato con il Corpo Forestale dello Stato e le attività formative ed educative che svolgono sul territorio, che mi auguro trovino la massima attenzione da parte di tutti i motociclisti e degli enduristi.
 Sia chi frequenta la montagna a piedi, sia che ne percorre i sentieri su un mezzo motorizzato, deve tenere a mente come prima cosa che l'ambiente va lasciato vivibile, per gli essere umani così come per la fauna, e non gli si devono arrecare danni.
 Con la FMI intendiamo continuare a confrontarci, anche per sviluppare attività sul territorio, come una scelta e una condivisione sia di percorsi riservati alle moto sia di aree assolutamente da rispettare, e per permettere a motociclisti ed enduristi di conoscere le criticità ambientali dei sentieri montani".
FMI, Paolo Sesti
"Prima di tutto sono molto soddisfatto di aver incontrato il Presidente del CAI, Martini e di aver iniziato un dialogo che, sono convinto ci porterà  a progetti condivisi attraverso un tavolo di lavoro.
 Come Presidente della Federazione Motociclistica Italiana ribadisco che le colonne portanti della nostra attività sono: il rispetto delle regole ed il dialogo con le Autorità e gli altri Enti che interagiscono sul territorio.
 Possono sembrare principi astratti, ma invece si sono già concretizzati con realtà operative. Il protocollo d'intesa con il Corpo Forestale dello Stato e la creazione in Emilia Romagna del Comitato Escursionisti su Ruote sono i due esempi  più recenti, ma a questi vanno aggiunte tutte quelle attività  di promozione ed educazione che svolgiamo capillarmente sul territorio attraverso i nostri Moto Club.
 Noi amiamo  e rispettiamo la natura e proprio per questo abbiamo voluto il Corpo Forestale dello Stato al nostro fianco nel decidere come e dove organizzare una manifestazione. Il nostro è uno sport istituzionale (la nostra Federazione fa parte del C.O.N.I) che va praticato nel rispetto della propria e dell'altrui sicurezza quindi rispettando le zone di accesso e con un corretto codice comportamentale.
 In questo modo la pratica del fuoristrada motociclistico può diventare una risorsa per i territori diventando vettore di sport, cultura, turismo e ritorno sul territorio stesso. Ed anche questa, in molti casi, è già una realtà  sperimentata con successo in tante parti d'Italia.
 Sono convinto che con il Presidente Martini e con il CAI, troveremo il modo di approfondire la reciproca conoscenza, trovando soluzioni nel rispetto civile di una produttiva convivenza".

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nofuture67

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Re:FMI e CAI aprono un dialogo
« Risposta #1 il: 03 Settembre 2014, 20:10 »

http://www.dueruote.it/notizie/attualita/fmi-e-cai-aprono-un-dialogo

 troveremo il modo di approfondire la reciproca conoscenza, trovando soluzioni nel rispetto civile di una produttiva convivenza".

 fiori fiori fiori
Naturalmente davanti a una bella tavola imbandita.... certo che il caro-assicurazioni, il caro-autostrade, le condizioni delle strade sono problemi molto meno importanti 007.gif e lo dico da escursionista