Ciao gente,
tempo fa partecipai ad una raccolta firme per la richiesta di riduzione dei pedaggi autostradali per le moto.
Oggi è arrivato un aggiornamento, lo riporto integralmente.
Spirito
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12 nov 2014 — Il Coordinamento Italiano Motociclisti ha raccolto oltre 12.000 firme per una petizione per ridurre il costo del pedaggio autostradale per i motoveicoli.
Abbiamo spedito la petizione e abbiamo anche raccolto altre 1500 cartoline che consegneremo al Presidente della Repubblica, e sono solo alcune delle azioni che il CIM sta portando avanti.
Per avere dei riscontri a queste azioni devono però essere svolte con continuità e costanza, ma siamo arrivati al punto in cui dobbiamo capire se ha senso che il Coordinamento Italiano Motociclisti continui il suo impegno nella tutela dei diritti degli utenti di motoveicoli.
Per questo motivo abbiamo deciso di fare una campagna di iscrizioni per il 2015 realizzata diversamente dagli altri anni.
Fino ad oggi il CIM ha svolto le sue attività tramite dei volontari che dedicano il loro tempo libero alla associazione, ma queste attività richiedono almeno 40 ore/uomo alla settimana e ultimamente è diventato difficile reperire questo tempo con i volontari.
Impegni di lavoro e di famiglia hanno la priorità, e per potere raggiungere dei risultati concreti l'unica soluzione è avere le risorse per potere assumere una persona che svolga questo tipo di lavoro.
Per retribuire una persona servono più di 30.000 € all'anno (tra retribuzione e costi correlati) e per coprire i restanti costi servono un totale di 50.000 €, che significano 1000 soci che si iscrivano alla associazione.
Se sembrassero tanti, tenete persente che in Francia la FFMC (che ha creato una compagnia assicurativa per i motociclisti) ha 45.000 iscritti, e che in Italia ci sono 8 milioni di motoveicoli. Se non troviamo 1.000 persone che vogliano partecipare, sarebbe una dimostrazione che manca la voglia di reagire, ed il segnale che a questo punto non ha senso per il CIM proseguire nel suo lavoro.
La campagna di iscrizione è fatta in modo tale da garantire a chi partecipa che se non si raggiungono i 1.000 soci entro 90 giorni, non ci sarà nessun addebito e nessun costo per chi avesse voluto provare a partecipare. (Si pagherà l'iscrizione solo se raggiungeremo i 1000 soci)
Considerando il nostro Paese, sarebbe una vera e propria rivoluzione culturale, ed è per questo che ci siamo appoggiati al sito DeRev, che aiuta nella realizzazione di queste azioni.
Troverete tutti i dettagli sulla nostra campagna su
http://www.derev.com/supportacimProvate con noi a fare cambiare qualcosa, non fermatevi a dire "tanto non c'è solidarietà": provate a fare voi il primo passo.
Marco Polli
Presidente del Coordinamento Italiano Motociclisti